L'ansia è un'emozione e in quanto tale ha una funzione ed un’utilità.
Il meccanismo che attiva l'ansia è la percezione di un potenziale pericolo o di una situazione stressante.
È un'emozione legata alla paura dell'incertezza e dell'ignoto.
Chi di noi non ha sentito sopraggiungere un po' d'ansia prima di un compito in classe o un controllo medico?
L’ansia risulta utile in quanto innalza i livelli di adrenalina nel corpo in vista di una prova mentale o fisica, e può pertanto darci quel “giusto” livello di tensione per preparare al meglio una performance, permettendoci ad esempio di raggiungere una buona preparazione in vista di un esame all'università, oppure consente il mantenimento di un buon tono muscolare in vista di una gara sportiva. L'ansia si trasforma in emozione disfunzionale quando raggiunge livelli elevati oppure quando appare del tutto immotivata. Quando il livello d'ansia è troppo elevato, essa può provocare un effetto addirittura paralizzante, che impedisce di attivarsi in maniera efficace, comportando una dispersione delle energie fisiche e delle risorse mentali.
Le persone ansiose spesso hanno la tendenza al controllo e al perfezionismo, e quando qualcosa sfugge al loro controllo, sopraggiungono elevati livelli dell'ansia.
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Come far fronte all’ansia?
Esistono tecniche comportamentali che aiutano a gestire l’ansia come, ad esempio, le tecniche di respirazione lenta che attraverso il mantenimento di un adeguato apporto di ossigeno nel corpo, aiutano a riequilibrare uno dei primi parametri che con l’ansia risulta sfasato. Altre tecniche prevedono, per esempio, il rilassamento muscolare che se effettuato con continuità, aiuta l’equilibrio complessivo a favore di una vita meno “ansiosa”.
Esistono poi altre tecniche, quali la Mindfulness e la Metacognizione.
Inoltre, la Terapia cognitivo- comportamentale utilizza l’individuazione dei pensieri disfunzionali che attraverso la loro influenza contribuiscono alla comparsa dell’ansia stessa.